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Un mercoledƬ a tema tradizioni della Cina quello di oggi. Parliamo infatti di Guan Yu, un guerriero cinese assunto al grado di divinitĆ , presente in diversi videogiochi e non solo. Lo facciamo insieme al nostro Pierluigi Bellini, che avete giĆ avuto di conoscere in un precedente episodio di questa newsletter (questo). Approfitto per dirvi che quello della prossima post sarĆ lāultimo per il mese di dicembre. La newsletter andrĆ in pausa per le festivitĆ natalizie, e riprenderĆ le pubblicazioni mercoledƬ 8 gennaioš¤¶
Pronti? Via!
Guan Yu tra storia e leggenda
Vissuto tra il 160 ed il 220 d.C., Guan Yu (éē¾½) ĆØ tuttora una delle personalitĆ più iconiche della ricca storia cinese. Valente guerriero e generale capace, ĆØ particolarmente popolare per essere uno dei protagonisti del Romanzo dei Tre Regni, scritto da Luo Guanzhong nel XIV secolo e considerato uno dei Quattro Romanzi Classici della letteratura cinese, insieme a āIl viaggio in Occidenteā, āI brigantiā ed il āChin P'ing Meiā.
Nel corso dei secoli egli è diventato molto più di un semplice personaggio storico, assurgendo al ruolo di divinità , uno dei più venerati e amati nel grande calderone della religione popolare cinese. Noto come Guandi, Guan Gong o Wudi, egli è nume tutelare della guerra, della lealtà e della giustizia; il suo essere sia eroe storico che divinità è rappresentativo della complessità e ricchezza dei culti popolari del Celeste Impero.
Il primo ritratto letterario del Guan Yu storico ĆØ presente nelle āCronache dei Tre Regniā compilate da Chen Shou nel III secolo e che raccoglie le cronache degli Stati Wei, Shu e Wu. In questi testi possiamo vedere quanto fosse stimato anche dai rivali; infatti, ĆØ descritto come un comandante leale e coraggioso, noto per la sua abilitĆ nel combattimento ed il grande senso dell'onore. Tuttavia, il suo fallimento nel proteggere la cittĆ di Jingzhou (dove fino al 2022 era presente una colossale statua a lui dedicata, vedi foto sotto) e la sua esecuzione nel 220 d.C., hanno gettato alcune ombre sulla sua carriera militare.
Se qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sƬ!
La trasformazione di Guan Yu in una figura divina ha avuto inizio nel VII secolo, durante la dinastia Tāang (618-907), quando si iniziò ad associarlo al culto della guerra e della giustizia in alcuni villaggi ben definiti.
Il passaggio da divinitĆ locale a divinitĆ ānazionaleā ĆØ avvenuto nel corso dei dei secoli grazie agli interventi dei vari imperatori, che gli conferirono titoli onorifici sempre più importanti; per esempio durante la dinastia Song (960-1279), Guan Yu fu venerato da tutta la corte come un simbolo di lealtĆ confuciana, giustizia e rettitudine morale.
Il processo di deificazione di Guan Yum, un tratto tipico della spiritualitĆ occidentale presente anche in molte tradizioni religiose giapponesi, non fu qualcosa di totalmente spontaneo, ma piuttosto il risultato di un'interazione complessa tra religione popolare, politica imperiale e tradizioni locali.
La sua inclusione nei pantheon sia taoista (nel quale ĆØ una figura di protezione dalle influenze maligne) che buddhista (che lo considera un guardiano del dharma) dimostra la sua adattabilitĆ come simbolo spirituale e morale.
Nel tempo il suo culto si ĆØ diffuso dalla Cina verso altri paesi dellāAsia orientale come Giappone, Corea e Vietnam, dove ĆØ tuttora considerato un simbolo di protezione e virtù. Inoltre, nella dottrina confuciana Guan Yu rappresenta la quintessenza delle virtù umane: lealtĆ , pietĆ filiale e giustizia; caratteristiche che sono state sfruttate anche dai governi imperiali per promuovere la stabilitĆ sociale. Nel mondo contemporaneo, Guan Yu ĆØ venerato in molti modi: nei templi, nei festival, nella cultura popolare, e la sua influenza ĆØ anche oggi ancora molto forte.
Dalla Cina con furore!
In Giappone, Guan Yu è diventato celebre anche (e soprattutto) attraverso la cultura pop. Manga, anime, serie TV e naturalmente videogiochi, più o meno fedelmente basati sulle vicende del Romanzo dei Tre Regni, hanno contribuito a modificare in parte la sua immagine per meglio adattarsi ai contesti narrativi moderni, mantenendo comunque alcune delle sue caratteristiche principali.
Possiamo constatare di come il medium videoludico sia uno dei principali attraverso il quale Guan Yu ĆØ diventato noto non solo ai giocatori nipponici, ma anche a quelli occidentali. In particolare, le serie Dynasty Warriors (Shin Sangoku Musou) e Romance of the Three Kingdoms (Sangokushi) sviluppate da Koei, hanno trasformato Guan Yu in una figura eroica e sovrumana, enfatizzando il suo ruolo di guerriero invincibile, ma ovviamente ci sono molti altri titoli nei quale egli appare talvolta con fattezze decisamente inusualiā¦
Ovviamente ĆØ dāobbligo partire da Dynasty Warriors, probabilmente la saga più famosa dedicata al romanzo dei Tre Regni.
Guan Yu ĆØ qui rappresentato come un gigante imponente con la sua caratteristica barba e la lunga alabarda chiamata Qing Long Yan Yue Dao (éé¾åęå - Lama Crescente del Drago Verde). Nelle trame dei vari episodi della serie ĆØ spesso ritratto come una figura nobile, dotato di emozioni complesse. Questi giochi, pur mantenendo una certa fedeltĆ alla narrazione del libro, adottano uno stile visivo originale e contribuiscono a rendere questo personaggio parte integrante della cultura videoludica globale.
In Romance of the Three Kingdoms, nota serie strategica iniziata nel 1985, viene esaltata la sua importanza storica e letteraria, sottolineandone il valore militare, la lealtĆ e il carisma. Rappresentato come un uomo imponente, con la barba lunga (simbolo della sua dignitĆ ) e armato della sua iconica alabarda, ĆØ considerato il simbolo di tutta la serie.
Basato sul concetto di carte collezionabili, Sangokushi Taisen di Sega ĆØ un gioco arcade molto popolare in Giappone, che unisce la strategia in tempo reale con la gestione di mazzi ispirati alle vicende dei Tre Regni, dove Guan Yu ĆØ uno dei personaggi chiave. La sua interpretazione varia a seconda delle edizioni e delle carte che lo raffigurano, ma ĆØ sempre centrata sulle sue capacitĆ leggendarie e sul suo status di "Dio della Guerra" della religione popolare cinese.
Sviluppato dalla software house taiwanese IGS (International Games System), nella serie beatāem up Knights of Valour, Guan Yu ĆØ rappresentato con il suo aspetto classico che enfatizza la sua forza fisica e l'abilitĆ in combattimento.
Tuttavia in alcuni episodi successivi come Knights of Valour Plus e Knights of Valour 2, egli ha un design più moderno e nuove mosse, pur mantenendo sempre il ruolo di figura centrale nella storia. Inoltre, la sua lunga barba, simbolo della sua dignità , è spesso citata nei dialoghi e nelle battute presenti nel gioco.
In Dynasty Wars (天å°ćå°ćć) del 1989 e nel suo seguito Warriors of Fate (天å°ćå°ććII 赤å£ć®ę¦ć) del 1992, due picchiaduro a scorrimento ispirati al manga āTenchi wo Kurauā dellāartista Motomiya Hiroshi, Guan Yu ĆØ uno dei quattro personaggi giocabili. Dynasty Wars ĆØ stato uno dei primi videogiochi dāazione a rappresentare i personaggi del Romanzo dei Tre Regni. Nonostante il design sia meno elaborato rispetto ad oggi, questo titolo ha gettato le basi per il successo di altri videogiochi ispirati alla stessa opera, come la serie Dynasty Warriors. Anche in questa serie, Guan Yu rimane un simbolo del valore e dellāeroismo che caratterizzano l'epoca dei Tre Regni.
Guan Yu in Koihime Musou ĆØ presentato in una versione completamente rivisitata e adattata al contesto del gioco.
In questa serie, infatti, ĆØ rappresentata come una ragazza giovane e attraente, in linea con lo stile del franchise, che trasforma i generali storici in versioni Moe (ebbene sƬ). Viene descritta come un personaggio forte, onorevole e coraggioso, una guerriera straordinaria con un forte senso della giustizia e della lealtĆ verso i suoi alleati. Discostandosi totalmente molto dallā iconografia tradizionale, Koihime Musou ĆØ un'opera videoludica unica che combina azione, romanticismo e umorismo rendendola un qualcosa di davvero unico nel vasto universo dei videogiochi made in Japan.
šLetture per approfondire
Luo Guanzhong, Il romanzo dei Tre Regni, Luni Editrice, 2022
Barend J. Ter Haar, Guan Yu: The Religious Afterlife of a Failed Hero, Oxford University Press, 2017
W. Idema e L. Haft, Letteratura cinese, Cafoscarina, 2008
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š§ Newsletter da leggere e seguire
āIn primis vi suggerisco il lavoro di Lucandrea Massaro, che ogni settimana con la sua newsletter Sacro&Profano ogni settimana fa capire due o tre cose sul mondo attraverso le lenti della religione, senza essere confessionale. Nel suo ultimo post Lucandrea continua la sua rubrica Spigolature.
ā Ilaria W. Biano - The God Gap invece racconta il panorama sociale e culturale degli Stati Uniti e dellāimportanza del fattore religioso in questo Paese.
In Amish Country, Ilaria ci porta alla scoperta dellāaffascinante comunitĆ degli Amish, che rifiutano le tecnologie e le comoditĆ della modernitĆ .