Ora di Religione 2.0
Consigli per l'uso dei videogiochi a scuola durante l'ora di Religione
Bentornati su Giochi Sacri, la newsletter che racconta il mondo del Gaming and Religion. Oggi parliamo di videogiochi a scuola. Tempo fa parlando con Francesco Toniolo è venuto fuori l’argomento per via di un docente di Religione che gli aveva chiesto quali videogiochi era possibile utilizzare come strumento didattico durante le sue ore. Così abbiamo organizzato una chiacchierata su YT tra di noi su questo tema, e ho pensato che poteva essere utile scrivere qualcosa in proposito per la newsletter.
Pronti? Via!
Ma perché si insegna “Religione” a scuola?

Cominciamo col dire che quando diciamo insegnamento di “Religione”, in realtà ci si riferisce alla religione cattolica. Per noi italiani è scontato, ma non così tanto nel resto del mondo, dove ci sono insegnamenti anche laici del fattore religioso.
L'ora di religione è figlia di un'Italia diversa da quella di oggi. Nelle scuole pubbliche italiane questo insegnamento è una conseguenza dei Patti Lateranensi, ossia degli accordi tra Stato e Chiesa Cattolica siglati nel 1929 (poi modificati nel 1984). La maggioranza della popolazione era di religione cattolica, per credo o per tradizione, e gli accordi riconoscevano il valore dell’insegnamento religioso cattolico come uno dei fondamenti anche culturali dell’istruzione, perciò l’insegnamento della religione cattolica era sostanzialmente obbligatorio.
Oggi, questo insegnamento è facoltativo (anche grazie all’intervento della Corte Costituzionale), ossia si può scegliere di seguirlo o meno. Ma resta l’unico insegnamento impartito nelle scuole pubbliche che riguarda il fattore religioso.
Nel frattempo però la società italiana è cambiata molto. Il pluralismo religioso è aumentato, ci sono molte più religioni e culture che compongono la società italiana, sia religioni familiari per noi occidentali, come l’Ebraismo o l’Islam, sia fedi orientali come il Buddhismo, ma anche fenomeni religiosi nuovi e forme di credenza senza appartenenza.
Le proposte di riforma di questo insegnamenti negli anni sono state molte, alcune pensate per adattarla al fatto che la religione cattolica non è più così tanto maggioranza, sia per renderla capace di affrontare le sfide educative della società contemporanea: la necessità di adattarsi al mondo di oggi, allo scambio interculturale tra persone che vivono nello stesso Paese, l’Italia, anche se hanno fedi e culture in parte diverse.
Gaming e cultura religiosa
Per rispondere a questa sfida, a prescindere dalle eventuali riforme del sistema, i videogiochi possono certamente essere utili.
Intanto per il loro valore educativo, che è sempre più riconosciuto, ma in particolare per come possono contribuire alla diffusione di una maggiore cultura sulla religione, non solo quella cattolica, ma in senso più generale.
La cultura religiosa non è necessariamente quella confessionale, cioè non è necessariamente un insegnamento che può essere fatto solo per insegnare la fede a quelli che sono già credenti. Culture e religioni sono da sempre mescolate tra loro, raccontano modi di vedere il mondo, e possiamo certamente andare più d’accordo tra di noi se almeno abbiamo una minima conoscenza di quello in cui credono i nostri vicini.
Del resto, quando nei videogiochi si prendono spunti da tradizioni religiose o si raccontano storie che si fondano su un certo immaginario, in fondo contribuiscono a diffondere se non altro una conoscenza di visioni del mondo diverse dalla propria. L’analfabetismo religioso, in una società multiculturale e multireligiosa, rischia di amplificare un’ignoranza diffusa tra le persone, e l’ignorante tenderà a interpretare la realtà attraverso stereotipi.
Cosa si può fare scuola? Uno dei modi è tramite esperienze in cui persone possono ritrovare e raccontare la loro diversità partecipando a quella degli altri, proprio come nei videogiochi. Se creiamo generazioni indifferenti alla religione, che non si capiscono tra loro, rischiamo di creare conflitti ingestibili.
Qualche consiglio di pratico
1. Selezione Attenta e preparazione
Considerate fattori come hardware (console, computer), software e vincoli di tempo nella selezione dei giochi.
2. Approfondire la tradizione cattolica
L’interazione con i videogiochi in cui il cristianesimo è presente o è rappresentato nelle forme o nei temi, come i God Game, o anche in The Legend of Zelda, i Bible Games, può essere molto utile per “toccare con mano” quello di cui si parla a lezione.
3. Adeguatezza dei contenuti
Scegliete giochi adatti all'età di ragazzi e ragazze, in modo da assicurarsi tranquillità rispetto ai temi che è possibile affrontare con loro, a seconda che stiamo parlando di alunni delle scuole medie o superiori, per esempio.
4. Aprire nuovi orizzonti
I videogiochi possono essere un potente strumento per il dialogo interculturale.
I valori condivisi diffusi attraverso il videogioco permettono di far sperimentare ai ragazzi la comprensione culturale, introducendo gli studenti a diverse credenze e pratiche religiose, favorendo l'empatia e la comprensione. Per esempio esplorando tradizioni religione diverse dalla cattolica, come quelle giapponesi in Okami.
5. Esperienza Guidata
L'insegnante ha un ruolo importante di guida, fornendo un contesto chiaro per accogliere i feedback degli studenti affinchè traggano intuizioni significative. Non lasciate i ragazzi in balia di Elden Ring a sterminare NPC in giro senza criterio…. (cit.)
Consigli e suggestioni ulteriori le potete trovare nel video completo sul canale Youtube di Francesco:
Alla prossima settimana, con un annuncio speciale di cui parlare!
Letture per approfondire
A. Ceccherelli, Videogiochi e apprendimento tra medium e messaggio. Considerazioni sull’uso didattico dei videogiochi, in Rivista Scuola IAD, qui.
N. Colaianni, Trent’anni di laicità, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, n.21 del 2020, qui
P. Consorti, Ora di religione. Una riforma possibile, in ROCCA, 2017, p. 44–47.
S. Ferlito, Tradizioni religiose e ordine sociale: alle origini dell’immaginario giuridico, Carocci, 2022
A. M. de Novaes-E. E. Lima, Bible Games as Religious Educational Tools in Seventh-Day Adventist Church. A Ludic Inventory, in Gamevironments, #15, 2021, qui.
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